Il Kali e il cinema

Ammetto di non aver mai visto il film "I tre dell’Operazione Drago" di Bruce Lee dove ci sarebbe una sequenza memorabile di doppio bastone. Anzi, non ho mai visto volentieri i film di Bruce Lee, in quanto li trovo difficili da seguire dal punto vista della trama e del montaggio; nel senso che fanno abbastanza pietà da questo punto di vista. Riconosco naturalmente il valore di atleta eccezionale, personalità carismatica (stando alle interviste e alle biografie) e di fondatore, più o meno cosciente, di un movimento per la diffusione delle Arti Marziali senza precedenti (e a trent’anni quasi dalla sua scomparsa nessuno riesce ad eguagliare la sua popolarità). Naturalmente le tecniche che si vedevano sul set dei film di Bruce Lee erano alquanto spettacolari e ben lontane dall’autodifesa reale. Però, ripeto, che atleta per fare le cose che faceva! Niente cavi e sovrapposizioni computerizzate alla Keanu Reeves in Matrix! Per quanto raccolgano un numero ben alto di cultori del genere, le pellicole di arti marziali, riescono a darci un’idea di come si combatterebbe nella realtà? Per definizione un film è una menzogna recitata, quindi in linea di massima la risposta è no. Dobbiamo vedere il protagonista reggere pugni in faccia devastanti, dobbiamo vederlo fare spaccate da ballerino a freddo sulla ghiaia ecc…ecc… C’è un’eccezione in questa giungla di film senza troppo filo logico e scene di combattimento con una coreografia alquanto azzardata, questa eccezione è quella faccia totalmente inespressiva di Steven Seagal. Ex agente della CIA, a suo dire, e maestro in Giappone di Aikido (un po’ come se un giapponese facesse l’allenatore di calcio in Italia…), Steven Seagal nelle sue pellicole tenta di mettere un po’ di "realtà" nella coreografia delle scene d’azione. Okay, le trame dei suoi film sono quello che sono, è vero… Ma certe scene di suo lavori sono davvero impressionanti per semplicità ed efficacia delle tecniche. Seagal, che vanta quasi 2 metri di statura, non è certo un uomo semplice da gestire in combattimento, e sul set si muove, nonostante la massa, a velocità incredibile (almeno nei film della fine degli anni ottanta-primi del novanta: ora sta invecchiando anche lui…). I suoi stunt men sono degli ottimi uke (termine giapponese delle arti marziali tradizionali per indicare colui che subisce la tecnica) e, come la regola di Hollywood dice, sono a loro volta maestri di qualche disciplina marziale, infatti per cadere in maniera realistica quando si finge di subire una tecnica di qualsiasi arte marziale, bisogna essere molto bravi. In molti suoi film utilizza tecniche di controllo articolare derivate dall’Aikido e dal Ju Jitsu, ma in una pellicola in particolare sfoggia con una certa eleganza delle tecniche "pulite" di Kali Filippino. Questo film è "Under Siege" (1991), con il titolo italiano di "Trappola in alto mare". Qui il buon Seagal interpreta la parte di un ex-SEAL relegato al ruolo di cuoco su di una nave militare americana, che verrà assaltata da terroristi appoggiati da un ufficiale a bordo della nave. Toccherà a Steven Seagal rimettere tutto a posto, a modo suo. Nelle due sequenze che seguono vediamo delle scene particolarmente ben fatte dove Seagal esegue le tecniche di Kali. Particolarmente azzeccate nel primo video perché supportati dai soliti stunt men in gamba, nel secondo deve eseguire la scena con l’attore Tommy Lee Jones che si vede piuttosto bene che si trova a disagio con un coltello in mano e sono riusciti a farli imparare solo a tenerlo in mano con una presa "a rompighiaccio". Chissà quante volte hanno dovuto ripetere la scena! Per la cronaca, nel film originale, durante questo duello con Tommy Lee Jones, c’è di continuo un rumore in sottofondo di lame che cozzano, quando in realtà, osservando bene il filmato, le lame non si sfiorano neppure… Naturalmente il film è una spietata pubblicità occulta al bellissimo coltello da combattimento MarkII della Gerber con lama color acciaio. E’ un coltello decisamente fotogenico ed utilizzato anche in altri film: un esempio per tutti nel film "Aliens" l’androide Bishop (interpretato dall’ombroso Lance Erickssen) maneggia il modello con finitura nera della lama con una certa disinvoltura prima di fare il famoso gioco del coltello "rimbalzante" tra le dita aperte di un suo commilitone. Tornando alle due sequenze tratte da "Under Siege", vi invito ad osservare con quale semplicità utilizza il coltello per neutralizzare i suoi assalitori. Nel secondo filmato, beh, la conclusione del duello è un po’ forzata effettivamente… Un altro film dove si prova a fare un po’ di spettacolo con delle lame è il noiossissimo, costossissimo, lunghissimo "Dune". In questa pellicola ci sono due scene di combattimento con il coltello. Nello scontro finale tra il protagonista ed il cattivo di turno (interpretato da un esilarante Sting), ecco che c’è un duello di coltello molto coreografato, per non dire insulso… Stando alle interviste rilasciate da Sting, la scena è stata preparata e gli attori sono stati seguiti da un istruttore di Jeet Kune Do/Kali filippino (e dai che vanno sempre in coppia questi due nomi!). Esiste poi un sottobosco di filmetti di arti marziali, il cui solo 10% viene doppiato in e distribuito in territorio italiano, dove tra trame per cerebrolesi e qualche spruzzatina di sesso, abbiamo delle sequenze di combattimento interessanti e dato che la tendenza è la continua diffusione del Kali filippino in America, o del combattimento con il coltello in generale, ecco che abbiamo qualcosina che vale la pena vedere. Purtroppo non mi ricordo nemmeno un titolo, ma si spera che in futuro sia più facile visionare certe pellicole.

seagal01.jpg (47097 byte) Dal film "Under Siege" copyright 1991 Warner Bros.

Seconda sequenza sempre dallo stesso film

Commento al film "The Hunted"

 

sting.JPG (19269 byte)Sting impegnato negli allenamenti per prepararsi alle scene di combattimento con il coltello del film Dune. L'impostazione sembra tipica da arte marziale filippina. Sinceramente non riesco a riconoscere l'istruttore dai tratti marcatamente orientali... Copyright 1982 Danny Quatrochi.