VINICIO DEL BECCARO

Quando è iniziata la Sua carriera nelle Arti Marziali e perchè? Con quali istruttori e Maestri ha studiato? Lo stile praticato di più?

Tutto è iniziato per gioco. Alla “tarda età” di 26 anni alcuni amici mi convinsero a praticare Kung Fu Do dal Maestro Stissi (ex Qwan Ki Do). Dopo solo pochi mesi di attività, entrai nella squadra agonistica della sua scuola. Durante i miei allenamenti in palestra conobbi il Maestro Matagay, esperto di Arnis De Mano. Attratto da questo stile, cominciai a partecipare ai suoi corsi, iniziando un lungo percorso formativo nel mondo del Kali. Fui diplomato da Matagay stesso, divenendo istruttore di Arnis, Kali e Sikaran (Thai Boxe filippina). Ho seguito il Maestro per anni, affiancandolo in tutti i suoi stage, in qualità di assistente. Nel 1993, sotto la sua guida, mi aggiudicai il Primo Premio al Torneo “World Cup Arnis”, tenutosi in Italia. Nel frattempo mi dedicavo alla Savate, sotto la F.E.N.A.S.C.O., diplomandomi come istruttore nel 1988. Mi ritrovai così ad insegnare sia Savate che Kali filippino presso l’Accademia Europea. Mi sentivo, pero’, mancante di una distanza di combattimento, secondo me molto importante: la corta distanza, ovvero trapping e grappling. Iniziò così la mia assidua ricerca nel mondo marziale, fino a quando nel 1991 conobbi per pura coincidenza Maik Faraone, durante uno stage di Matagay. Egli mi invitò ad allenarmi con lui ed io accettai di buon grado. Cominciò così la mia”scalata” alla conoscenza del Jeet Kune Do. Più volte andammo in America ad allenarci con Paul Vunak, dal quale ricevetti il grado di Full Instructor. Ma il mio carattere mi portò spesso (e tuttora succede) a ricercare tutto ciò che mi può  migliorare. Iniziai così anche lo studio del Sambo, sotto la guida di Fabio Tumazzo. Ora, dopo aver creato la Combat Dept., mi alleno con tutti coloro che possono darmi qualcosa di vero.

Regime di allenamento individuale?

Durante la settimana, dedico 2 ore alla lotta (Brazilian Jiu-Jitsu), con un istruttore di questo stile. Ciò mi serve non solo a migliorare la tecnica, ma anche ad aumentare il fiato, oltre ad essere un ottimo lavoro di isometria. E’ per questo che dedico ai pesi solo un giorno alla settimana, per mantenere la muscolatura in buono stato. Nei ritagli di tempo, mi alleno con l’uomo di legno in PVC che mi sono costruito, per provare le tecniche di trapping con maggior forza e velocità. Inoltre, mi alleno con un pugile professionista (nonchè amico), Mimmo Restuccia. Grazie al suo aiuto posso dedicarmi all’uso dei focus, facendo 10 round da 2 minuti. Questo è utile al fine di migliorare velocità e riflessi. Dedico parte del mio allenamento (2 ore la settimana) anche allo studio del Chi Sao con l’istruttore di Wing Tsun, Massimo Caposella. Riservo altre 2 ore settimanali all’allenamento del Kali. Utilizzando il sacco come bersaglio, ed allenandomi con i i miei allievi, eseguo esercizi di sombrada, sparring e così via. Tutto ciò, ovviamente tempo permettendo.

Descriva la Sua associazione.

La Combat Dept. nasce nella primavera del 2000 e, fino ad oggi, conta circa 30 istruttori sul territorio italiano. Devo dire che abbiamo avuto grandi soddisfazioni in campo agonistico (vincendo gare di Submisson, pur non essendo lottatori di professione) e non solo. Le diverse collaborazioni che ci sono state proposte, sono state molto gratificanti. Siamo entrati ad insegnare presso la Caserma del 151° Reggimento Sassari, tenendo programmi di addestramento del personale volontario in servizio permanente (VSP) per “controllo della folla nelle operazioni di sostegno della pace” e corso di formazione per “operatori addetti alla tutela ravvicinata e scorta personale”. Infine, è con orgoglio che posso dire di essere circondato da bravi istruttori, che sono sì tali ma soprattutto amici. E si può respirare tutto questo persino durante i nostri raduni istruttori.

Una lezione tipica?

La lezione tipica inizia con il riscaldamento, che comprende sparrring leggero (kick boxing), utile sia per il fiato che per un maggior colpo d’occhio, nonchè la percezione delle diverse distanze di combattimento, da noi utilizzate. Segue poi lo studio delle tecniche di JKD, per poi finire con un allenamento di Kali e/o Brazilian Jiu-Jitsu. 

 Caratteristiche principali del vostro sistema di combattimento insegnato?

Ritengo che il sistema insegnato presso la Combat Dept. sia un sistema completo, che permette di lavorare a 360 gradi. E’ molto utile per l’allievo, poichè lo stimola a crescere, passo dopo passo, senza mai perdere di vista però l’obiettivo finale: la difesa della propria persona. Inoltre, permette di dare il massimo con il minimo sforzo (ma questo si raggiunge soprattutto attraverso un allenamento continuo) .

Un commento sul panorama italiano delle Arti Marziali.

Rispetto ed ammiro chiunque pratichi uno stile piuttosto che un altro; non critico né uno stile, né un determinato personaggio. Penso che vi sia sempre da imparare da coloro che insegnano con umiltà, come credo che con umiltà bisogna apprendere. Critico, piuttosto, tutti coloro che dicono di essere  o di fare ciò che in realtà non sono o non fanno. Mi spiego meglio: se affermo di essere diplomato da un maestro piuttosto che da un altro, io sono in grado di dimostrarlo grazie a un diploma. Se dico di insegnare presso un dipartimento o una ceserma militare, io posso dimostrarlo con un contratto, da loro emesso. Quello che voglio dire è che sono sempre in grado di dimostrare, nero su bianco, quel poco che sono o che faccio; al contrario, vi sono istruttori che continuano a raccontare cose non vere. Penso che questa sia l’unica nota stonata del mondo marziale; il voler essere ciò che non si è, senza togliere che si possano essere dei bravi maestri o istruttori.

Vinicio Del Beccaro nella vita di tutti i giorni.

Questo lavoro mi porta via molto tempo. Dalla mattina alla sera sono in palestra. Spesso sono via anche la domenica, il più delle volte per stages o per allenare allievi e amici che per motivi di lavoro o semplicemente per la distanza non possono durante la settimana. Il tempo libero cerco di dedicarlo alla mia famiglia: mia moglie Laura e mia figlia Silvia (anche se Silvia la vedo più spesso, in quanto si allena con me). Inoltre cerco di coltivare un rapporto di amicizia con tutti i miei istruttori. Questo perchè credo molto nel rapporto interpersonale come crescita anche della stessa Combat Dept. Non vi è istruttore (o quasi) che non sia passato da casa mia per una sana mangiata, anche perchè devo dire che in cucina me la cavo piu’ che bene. Provare per credere! Da poco tempo, quando posso, mi diverto a giocare a Soft Air, coinvolto da alcuni miei istruttori.

 

Per maggiori informazioni su Vinicio del Beccaro consultate il sito:
www.combatdept.com

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