INTERVISTA CON IL MAESTRO OLIVER BERSABAL

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Da sinistra a destra: Fulvio Cenci, M° O. Bersabal, Samuele Simone, L'autore

E' con una certa emozione che nel Dicembre 1998 avevo organizzato il primo stage italiano del M° Oliver Bersabal con la collaborazione del mio istruttore Samuele Simone e Fulvio Cenci. Avevamo visto la sua videocassetta di difesa personale e ci aveva davvero emozionato. Dopo i relativi giri di fax per confermare lo stage eccocelo arrivare in auto con due suoi collaboratori belgi, di cui uno sarebbe stato l'interprete italiano, ed il suo segretario -che in seguito sarebbe diventato mio grande amico- Imrann Bana. La sera prima dello stage, in una nota pizzeria della città, ho avuto modo di parlare a lungo con il M° Bersabal, cosa che non è potuta avvenire invece durante lo stage vero e proprio che è stato condotto quasi praticamente in silenzio. Quella che segue non è un'intervista formale, bensì una sintesi delle varie domande, più o meno casuali, che gli abbiamo rivolto in più persone durante la cena. Infatti il M° Bersabal è poco incline alle interviste formali, quelle gratis almeno... ;-). Il M° Bersabal è un tizio sulla quarantina (impossibile dargli un'età precisa!) più o meno basso come me, ma decisamente più muscoloso. Durante la cena amava fumare mentre s'abbuffava con una pizza al prosciutto di Parma e per tutto il tempo della permanenza in Italia non ha mai mostrato i suoi capelli: ha sempre avuto un copricapo di qualche genere in testa, in pizzeria ed in albergo un cappello da baseball blu della Elf, e durante gli allenamenti l'immancabile bandana. Vuoi le barriere linguistiche (parla uno stentato inglese e un francese alquanto traballante, stando ai suoi collaboratori), vuoi perché ci vedeva per la prima volta, ma ha sempre tenuto verso di noi un atteggiamento alquanto freddo, quando non era sospettoso del tutto, tipico filippino? ;-) Comunque, quando gli si rivolgeva domande specifiche aveva sempre voglia di rispondere nella maniera più completa possibile.

 

punto elenco Perchè Il Koredas Obra Mano predilige l'uso del bastone corto?

Perché ha un maneggio delle traiettorie sugli angoli d'attacco più solido e preciso del bastone lungo. Per il maneggio del doppio bastone è poi l'ideale, anche se in combattimento si studia sempre e solo l'uso del bastone singolo, il doppio bastone è solo una questione didattica, per lo sviluppo della coordinazione.

punto elenco Che tipo d'insegnamento predilige e che tipo di progressione è prevista?

    Prima di tutto insegno agli allievi l'uso del bastone singolo, poi le tecniche a mani nude. Il bastone singolo è estremamente formativo per l'educazione dell'allievo. La progressione è come segue: bastone corto, mani nude, coltello e spada. In ogni caso la spada è studiata in allenamento sempre con una riproduzione in legno, in quanto è decisamente troppo rischioso usarne una vera. Ad un livello tecnico molto avanzato si studiano le tecniche di un bastone ancora più corto: di 25 centimetri di lunghezza. Ricordiamoci che il Koredas è la sintesi di 37 stili diversi di combattimento, quindi ha un orizzonte di tecniche e di armi impiegate vastissimo.

punto elenco Relazione tra le tecniche di Koredas insegnate e difesa personale

    Passare dal maneggio del bastone di legno da palestra all'uso di una rivista arrotolata, un ombrello, una biro è praticamente una cosa istintiva. Se si hanno delle buone basi di utilizzo del bastone qualsiasi oggetto può diventare un'efficace arma di difesa. I concetti alla base della strategia sono sempre gli stessi, l'importante è coprire i punti vitali del corpo dell'avversario. E se siamo a mani nude il ragionamento non cambia di molto. Prima di tutto la mentalità. La tecnica senza l'atteggiamento mentale giusto è nulla. Io posso essere un grandissimo eskrimador, ma se per strada sono sempre immerso negli affari miei e non sono in grado di notare i segni premonitori di un'aggressione o perlomeno non sono allenato a passare istantaneamente da uno stato rilassato ad uno stato di allerta sono morto prima di cominciare.

punto elenco A volte l'Arnis filippino è stato paragonato al Kobudo giapponese, ma qual è la principale differenza tra queste due arti marziali?

    Il Kobudo si basa su tecniche d'attacco molto lineari, mentre le tecniche filippine sono circolari. Il Kobudo viene insegnato con tecniche che si evolvono in maniera controllata, mentre nel Koredas l'improvvisazione nella reazione dell'avversario è tenuta a bada piuttosto bene grazie alla fluidità mentale che esso dona al praticante.

punto elenco Che rapporto ha con gli altri rappresentanti dei sistemi di combattimento filippini?

Posso dire che un parente stretto di Inosanto è venuto a vedere più di una volta i miei stage in Francia in maniera molto interessata. Il sistema di Inosanto lo trovo molto complesso per essere efficace. Come usa il bastone lui lo usano solo le majorette.

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