F.A.Q. sul Kali
Che influenze ha subito il Kali da altri sistemi di combattimento?
Il Kali è più efficace di un'altra Arte Marziale tradizionale, quale il Karate?
Quanto tempo necessita per acquisire una certa familiarità con le tecniche?
Il Kali, conosciuto anche come Arnis de mano e Eskrima è un sistema di combattimento completo che prevede tecniche a mani nude e/o con armi bianche o bastoni. E' stato sviluppato nell'arcipelago delle Filippine e le sue prime testimonianze storiche risalgono alla prima metà del 1500.
Innumerevoli. I più famosi sono il Balintawak Arnis, il Doce Pares, Cabales Serrada Escrima, Sikaran, Arnis Koredas Obra Mano, LaCoste/Inosanto System, Modern Arnis. La lista, comunque, sarebbe lunghissima, in quanto ogni singola isola, paese, comunità filippina avevano sviluppato in passato il proprio stile di combattimento, a volte con differenze minime tra loro, a volte con tecniche completamente diverse. Fondamentalmente è possibile distinguere uno stile da un altro in base al tipo di strategia di parata dei colpi che adottano e dalla preferenza della distanza di combattimento.
Il Kali è un sistema di combattimento basato su concetti e movimenti che si possono applicare a qualsiasi arma da taglio e oggetto contundente. Storicamente si sono sviluppate le tecniche con bastoni di rattan e altri tipi di legni flessibili, ma robusti, e con armi bianche tipo machete, per poi raffinarsi all'uso del coltello vero e proprio. A seconda dello stile praticato variano le dimensioni e le tipologie delle armi impigate. Ad esempio, nell'Arnis Koredas Obra Mano si predilige il bastone (a maneggio singolo o doppio) corto, sui 55cm di lunghezza.
Il Kali è un'arte marziale che veniva (e viene tutt'ora in certe isole delle Filippine) insegnata all'interno della famiglia. Ogni villaggio filippino aveva almeno una famiglia che aveva un suo stile particolare di combattimento i cui segreti erano gelosamente custoditi. Attualmente l'inserimento delle comunità filippine in occidente a fatto si che certi maestri, per guadagnarsi da vivere, abbiano iniziato ad insegnare anche agli "stranieri". Il metodo d'insegnamento varia da maestro a maestro, ma in generale si tenta di sviluppare al massimo la capacità dell'allievo di imitare, osservando, il maestro. Solo dopo aver acquisito una buona capacità di coordinazione "a vuoto" si passa alle tecniche con il contatto di un partner d'allenamento. Di solito si inzia insegnando l'uso del bastone singolo, poi il maneggio del doppio bastone, quindi le mani nude. E' opinione diffusa che le tecniche di coltello vengano insegnate solo agli allievi più anziani e selezionati, data la loro pericolosità. Ad essere sinceri chi arriva ad un certo livello di destrezza con il bastone singolo è già piuttosto avviato ad essere un eccellente combattente di coltello, in quanto i concetti alla base dei movimenti e le strategie sono pressochè identici. Il Kali è una delle poche arti marziali che fa uso massiccio di esercizi di "sensibilità". Si tratta di esercizi da fare in coppia, con armi e/o senza, che comprendono movimenti ripetitivi e ciclici di attacco/parata/controllo/risposta, da eseguirsi a velocità crescente ed in maniera molto fluida. Eccellenti per la coordinazione psicomotoria, riflessi e forza.
Che influenze ha subito il Kali da altri sistemi di combattimento?
Data la natura "aperta" dell'arcipelago delle Filippine, anche i sistemi di combattimento hanno subito numerose influenze, o meglio, scambi con l'esterno. Sicuramente il Kuntao cinese ha influenzato il Kali dal punto di vista delle tecniche percuotenti e dei relativi bersagli (pugni alle giuntore del braccio, rottura dei tendini delle ginocchia con calci corti e brevi ecc...ecc...). In compenso troviamo molti concetti del Kali anche nell'indonesiano Pentcjak Silat, altra arte marziale che è la naturale evoluzione tecnica del percorso personale del praticante di Kali.
Il Kali è più efficace di un'altra Arte Marziale tradizionale, quale il Karate?
Non ha senso paragonare un sistema di combattimento con un altro, perchè è la persona che la pratica a fare la differenza. Esistono arti marziali più o meno adatte al fisico di una persona, e alcune più specificatamente orientate ad uno scopo (lo sviluppo armonioso della mente/corpo, lo sviluppo della destrezza, lo sviluppo del controllo dell'avversario ecc...ecc...). L'unica cosa che si può dire con una certa riserva, è che a parità di tempo di istruzione un allievo di un sistema di combattimento filippino avrà acquisito una maggiore capacità di destreggiarsi con metodo ad una situaziuone di aggressione urbana rispetto ad un praticante di Karate stile shotokan. Questo perchè il Kali, in generale, inculca immediatamente nella testa del praticante concetti come uscire dalla traiettoria di minaccia, evitare parate che espongono troppo il corpo, e soprattutto impara subito il maneggio "scientifico" di uno strumento quale il bastone (ma potrebbe benissimo essere una rivista arrotolata in caso di emergenza). Dopo un certo periodo di tempo, anni di solito, qualsiasi praticante serio di qualsiasi arte marziale è in grado di difendersi egregiamente da aggressioni. Alla fine tutte le arti marziali fanno convergere chi le pratica ad un unica tipologia di comportamento strategico in fase di combattimento.
Chi sono i maggiori rappresentanti del Kali attualmente?
All'estero innumerevoli, in Europa un pò meno, in Italia decisamente pochi. Per citare il più famoso Guro di Kali esistente nomineremo Dan Inosanto. Esperto praticamente di qualsiasi stile di Kali esistente è probabilmente il maggior esperto mondiale di quest'arte marziale.
Il Kali è conosciuto anche sotto altri nomi?
Kali è un termine molto generico che in Tagalog indica una spada particolare filippina. Questo sistema di combattimento può essere indifferentemente chimato Kali, Arnis de mano o Eskrima. Dipende dal Maestro e dallo stile praticato. Per l'origine dei nomi consulatare la sezione relativa alla storia delle arti marziali filippine. In Occidente, personalmente penso, si preferisca il termine Kali perchè è decisamente bello.
Il Kali è adatto ad una donna?
L'uso delle armi permette ad un praticamente relativamente debole, come una donna, di tenere testa ad un avversario decisamente più grosso.
C'è una componente mistica in quest'arte marziale?
Decisamente no. Non più almeno. Data la superstizione regnante nella cultura filippina, il guerriero filippino spesso recitava preghiere in spagnolo/latino per augurarsi una buona sorte prima del combattimento e allo stesso tempo per maledire l'avversario; le cosiddette oraciones. Ma il Kali filippino non si è mai posto l'obbiettivo di aumentare l'energia vitale del praticante (come il cinese Tai Chi Chuan) e ancor meno di allargare la percezione della propria realtà.
Quanto è diffuso in occidente?
Relativamente poco in Europa ed in Italia è praticamente sconosciuto, nonostante abbiamo maestri del calibro Bonomelli, Maltese e di origine filippina Juan Matagay ed i fratelli Miranda, per citarne alcuni. In America, invece è una cosa diversa. Per definizione l'America è stata crogiuolo di razze e culture e numerose comunità filippine emigrando negli Stati Uniti hanno portato con sè il Kali. Guro Dan Inosanto e Guro Remy Presas per citare due capostipiti storici della diffusione in America dell'Arnis/Kali/Eskrima, la lista dei loro relativi maestri/istruttori, famosi anche nelle riviste italiane di arti marziali, sono innumerevoli.
Quanto tempo necessita per prendere famigliarità con le tecniche?
Dipende, come da qualsiasi arte marziale. Dipende dal tempo che ci si dedica e dalla serietà di come ci dedica. In generale si può dire che l'Arnis/Kali è un sistema di combattimento relativamente semplice, se paragonato ad altre arti marziali che prevedono l'apprendimento di numerosi kata e tecniche/contro-tecniche. Il Kali è essenzialmente un allenamento mentale, di strategia, di rendere istintivi comportamenti e movimenti tattici abbastanza semplici. Se prendiamo l'esempio di una persona media seguita da un buon istruttore/maestro con una pratica giornaliera si può sperare di avere una buona conoscenza del Koredas Obra Mano in tre anni.