Tipi di coltello

 

Introduzione

Storia: I coltelli da combattimento più famosi della Seconda Guerra mondiale ed il loro sviluppo

SP1K: La genesi di un coltello da combattimento

Introduzione

Le armi da taglio, o più in generale gli oggetti taglienti o appuntiti, meritano per la loro diffusione e pericolosità un’attenzione particolare.

Per potersi difendere dalle armi da taglio o da punta, è innanzi tutto utile poterle riconoscerle per poterne valutare pericolosità e possibili tecniche di difesa.

Coltelli

I coltelli si possono dividere in due principali tipologie: a lama fissa e a lama mobile (detti anche Folding Knife o Tattici).

I coltelli a lama fissa sono spesso di dimensioni alquanto generose e difficilmente occultabili. Le loro dimensioni minime, infatti, non vanno generalmente sotto i 20 cm e richiedono per il loro trasporto un fodero (che chiaramente aumenta ancora di più il loro ingombro). Questo tipo di coltello può sfoggiare la forma della lama più disparata in quanto non ha problemi per la chiusura della stessa all’interno del manico.

Alcune tra le tipologie più comuni in commercio sono:
bullet Bowie: hanno una lama dritta e molto pesante lunga dai 15 ai 35 cm, con un caratteristico controfilo (generalmente non affilato)sulla punta lungo circa 3-5 cm. Sono coltelli da lavoro che possono essere usati sia di punta che di taglio, anche se la loro forma e pesantezza ne favorisce il secondo utilizzo rispetto al primo. Sono storicamente i coltelli dei pionieri o degli scout americani. Il nome viene preso dal presunto inventore o celeberrimo portatore, il colonnello Jim Bowie, morto durante la difesa di forte Alamo dall’attacco dell’esercito messicano.
bullet Stiletto: hanno una lama lunga dai 15 ai 20 cm, affilata su entrambi i lati con una caratteristica sezione romboidale e forma simmetrica molto allungata. Questo coltello è generalmente affilato a rasoio anche se la sua forma e la sua leggerezza lo rendono perfetto per i colpi di punta. La storia vede l’impiego degli stiletti fin dal medioevo come delle armi temibili anche per chi protetto da armature di cotta di maglia e simili. Nelle varie versioni di stillo, sfondagiacco, bombardiera, questo pugnale ha sempre mantenuto la funzione di penetrare, come un chiodo in una tavola marcia, nelle varie protezioni e di provocare temibili ferite. Studi effettuati in Inghilterra all’inizio della seconda GM, hanno sancito che le ferite inferte con questo tipo di arma avevano un tasso di mortalità due volte superiore alle altre. Il triste primato è dovuto alla sua lama di forma romboidale, che rende molto arduo l’arresto del flusso di sangue una volta estratta dalla ferita.
bullet Skinner: sono corti e tozzi coltelli da caccia, hanno una lama panciuta lunga circa 13 cm con una punta semi assente posta molto in alto rispetto al dorso della lama. La loro forma ne consente un utilizzo praticamente solo di taglio. La loro funzione originale è quella di scuoiare le bestie dopo la caccia, per questo motivo la lama è sempre tenuta a rasoio.
bullet Coltelli da cucina: tutti li conosciamo, tutti noi possiamo acquistarne a decine senza essere notati particolarmente. Sono forse i meno utilizzati per le aggressioni, bisogna però tenerli fortemente in considerazione come potenziali strumenti di difesa e di offesa.

Coltelli a lama mobile

Questa tipologia di coltelli è quella in assoluto più varia e differenziata e quella più interessante per i nostri propositi.

Divisi per caratteristiche fondamentali, i coltelli a lama mobile sono principalmente:
bullet Classici da tasca: hanno lame di diverse fogge, lunghezze e modalità di utilizzo. Caratteristica fondamentale è che non hanno un fermo per la lama e quindi la suddetta può, causa un utilizzo inadatto, collassare sulla mano di chi la brandisce. Esempio tipico per questi coltelli, sono quelli dell’esercito svizzero, di colore rosso e multi lama.
bullet Da tasca con sicurezza: sono simili se non uguali ai precedenti ma sono forniti di un blocco a molla sulla lama che la fissa al manico a scanso di incidenti. Per lo sgancio della stessa, è necessario sbloccare la molla di sicurezza agendo su di un pulsante o levetta. Esistono anche coltelli di nome Opinel che bloccano la lama non con una molla ma con un anello girevole.
bullet Con apertura ad una mano: quasi sempre montati insieme ad un sistema di sicurezza a molla, questi coltelli hanno un lama dotata, vicino al fulcro, di un buco, unghia, nottolino, sporgenza, che permette con il solo pollice di aprire la lama e di bloccarla in sicurezza. Tutto il movimento è estremamente veloce e permette l’uso del coltello avendo a disposizione una mano sola.
bullet Coltelli a scatto: sono i classici coltelli del sud Italia con forma affusolata modello stiletto, anche se ultimamente negli USA stanno tornando di moda con altre forme più tipiche per coltelli da tasca. Sono i coltelli più veloci e infidi, nel tempo stesso in cui vengono impugnati sono pronti all’uso. Basta una frazione di secondo per l’apertura e il bloccaggio in sicurezza della lama. I classici hanno quasi le stesse caratteristiche degli stiletti a lama fissa, che fra l’altro ricordano molto. Le lame sono con un solo tagliente e al massimo hanno un controfilo di 1 o 2 cm.

 

Storia: I coltelli da combattimento più famosi della Seconda Guerra mondiale ed il loro sviluppo

In alcune foto che ritraggono i famosissimi British Commando in azione durante la Seconda Guerra Mondiale, si nota che spesso sono equipaggiati con un coltello da combattimento molto particolare, praticamente uno stiletto nero, che era appunto soprannominato "Commando Dagger". Questo coltello, più propriamente una daga a stiletto, divenne il simbolo per eccellenza della lama da combattimento per i corpi speciali, per quanto non fosse esente da evidenti difetti operativi. Il primo modello di questo coltello fu progettato dal famoso Cap. Fairbarn con la collaborazione del designer di coltelli inglese E.A. Sykes. Il primo prototipo (della Wilkinson Sword)uscì' nel 1941 e da allora subì almeno due riprogettazioni fino al 1943, dopo che rapporti dal fronte ne avevano evidenziato i maggiori difetti. Prima di tutto esaminiamo le caratteristiche che distinguono questo coltello dagli altri e i motivi per cui i suoi ideatori avevano giustificato certe scelte costruttive.

FS_small.gif (1664 byte)  L'idea guida era di avere un coltello a doppio filo, con finitura nera, pianta romboidale e un forte allungamento della lama a pianta triangolare. Lo scopo era di avere una lama in grado di penetrare di stoccata svariati strati di vestiti e con una lama abbastanza lunga da raggiungere i maggiori organi interni. La finitura nera era d'obbligo per le operazioni in scarsa luce, dove il minimo riflesso poteva tradire la posizione del soldato. La pianta romboidale è efficace perché procura ferite che difficilmente si riescono a rimarginare senza suture adeguate immediate, in quanto la forma del rombo crea una separazione dei tessuti che non è lineare. Il manico a forma di bottiglia di "Coca Cola" venne scelto come forma ideale di manico di un coltello da combattimento, concentrando poi il peso dell'arma nel manico. Il coltello venne preso immediatamente come equipaggiamento standard delle Forze Speciali inglesi e canadesi, nonché dagli agenti dell'OSS il cui addestramento era affidato al famosissimo Rex Applegate (per saperne di più si possono leggere i libri sull'argomento nella sezione recensioni). Il coltello venne utilizzato in azione, e come detto sopra, i primi rapporti operativi arrivarono dal campo di battaglia. I soldati si lamentarono subito che il coltello non era adatto a lavori sul campo di utilità generica, lama troppo sottile e punta esasperatamente lunga. Ma su questo i designer Fairbarn-Sykes avevano avvertito i soldati: questa è un'arma, non un attrezzo. Però anche come arma aveva dei seri limiti. Prima di tutto la famosa punta era troppo sottile e tendeva a rompersi con le ossa del bersaglio, il manico in metallo era impossibile da maneggiare in climi rigidi, e sapplegate_small.gif (2913 byte)e si provava a maneggiarlo con il guanti d'ordinanza tendeva a sgusciare via dalla mano. Ilapplegate_p.jpg (15734 byte) guardamano troppo piccolo e con quella forma particolare rendeva difficoltoso, al buio, riconoscere istantaneamente dov'era il filo della lama. Ci sono stati rapporti di soldati che hanno tentato di tagliare la gola a sentinelle nemiche con il piatto della lama. Per finire, sempre per colpa della famosa forma della lama, era quasi impossibile da affilare decentemente. Così nel 1943 Rex Applegate e Fairbarn si riunirono per riprogettare totalmente il coltello da combattimento da fornire alle Forze Speciali Alleate. Tenendo conto di tutti rapporti dal fronte ridisegnarono l'arma da zero ed ottennero quello che probabilmente il miglior coltello da combattimento mai creato e che ha ispirato decine di modelli simili che seguirono nei decenni successivi. Il coltello è il famoso AF Combat Knife. Lo sviluppo di questo coltello prese più di un anno e quando fu pronto per essere testato sul campo ormai la guerra volgeva sul finire. Per anni pochissimi modelli custom furono venduti a collezionisti e membri di unità speciali fino al 1983, quando la Boker decise di acquistare i diritti del design dal Col. Applegate e di produrlo ad un prezzo accessibile al pubblico degli appassionati. Da allora solo l'artigiano William Harsey produsse un numero limitato di coltelli AF Combat a mano. Nella foto che segue ci sono i due coltelli menzionati in questa sezione a confronto.

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  (FONTI ICONOGRAFICHE:"Combat use of the double-edged fighting knife" e "Kill or get killed" di Rex Applegate (Col.) -Paladin Press- Coltelli e foto Col. Applegate fanno parte della collezione privata dell'autore)

 

 

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